La Storia

La storia del CRC Antella affonda in quella più ampia del movimento associativo toscano che inizia con le SMS di fine ottocento trasformatesi successivamente in case del popolo.  Il regime fascista, coerentemente al suo disegno autoritario, violento e non democratico, si adopera per una sistematica soppressione di queste trasformandole nelle case del fascio. Finita la seconda guerra mondiale il movimento associativo riprende vigore ed anche ad Antella la casa del popolo riinizia la propria attività solidaristica nella sede di via di Montisoni. Il 15 aprile 1957, grazie ad un provvedimento del governo nazionale, le Autorità intimano la sfratto alla Casa del Popolo, per cui si arriva necessariamente alla costituzione di un Comitato Promotore per la costruzione di un nuovo Circolo, la cui prima pietra verrà murata il 2 giugno 1958 alla presenza del Sindaco.

Il progetto presentato ai soci era molto ambizioso per un piccolo paese come l’Antella, ma fu recepito completamente dalla popolazione, che tutta si impegnò per la realizzazione dell’opera, stimolata e guidata dall’entusiasmo del professor Ubaldino Baldini che riusciva a coinvolgere nelle sue grandi idee anche i soci più cauti, preoccupati per le esigue disponibilità finanziarie.

E’ doveroso ricordare la figura del Professore che, con enorme spirito di abnegazione, impegnò tutte le sue forze per raggiungere lo scopo prefisso, spendendo gran parte del suo tempo, intervenendo all’occasione anche di tasca propria e stimolando sempre tutti ad affrontare gli ostacoli con la voglia di superarli.

Il nuovo Circolo, per le molte manifestazioni all’avanguardia e per la grande possibilità di recezione nei suoi ampi locali, assumerà ben presto notorietà a livello regionale tale da costituire importante luogo di rinnovo per giovani e anziani e motivo di orgoglio per tutti i soci.

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